Iniziative nel mondo del cinema e della televisione
Ron Austin
Chiediamo a Sister Rose di dirci una sua impressione sul Congresso, e quale è il suo impegno nel campo dei Media. Infatti Sister Rose Pacette è Direttrice del Pauline Center for Media Studies.
Sister Rose
E' un piacere essere qua. La mia comunità, cioè le Figlie di San Paolo, si
dedica al comunicare la parola di Dio in tutto il mondo, ma una parte, piccola,
della nostra missione consiste anche nel riflettere sulla cultura creata dai
mezzi di comunicazione sociale e io mi sono dedicata a questo aspetto. In
Inghilterra ho preso un master in Educazione ai Media, cioè alla critica dei
media: come leggere e scrivere con questi mezzi di comunicazione, di cui si è
appunto parlato questa mattina.
Credo che nell'ultimo secolo c'è stato un aumento generale
dell'alfabetizzazione, anche se non abbastanza, e intanto si pone la necessità
di saper leggere anche la lingua dei media e della comunicazione extra
personale, di Internet, per esempio. Noi ci proponiamo di sviluppare la
capacità di una visone intelligente: questa è una delle descrizioni migliori di
ciò che si può chiamare alfabetizzazione dei media, la capacità di una visione
critica. La critica può rendere cinici, alle volte e noi non vogliamo che i
bambini e i genitori diventino cinici nella loro critica, noi vogliano
immettere la speranza per il futuro, ma vogliamo anche insegnare la capacità di
porre delle domande sui media: "cosa c'è e cosa manca, chi c'è e chi manca in
quello che stiamo guardando, nell'interesse di chi questo è stato fatto
prodotto; questa produzione cosa sta cercando di vendermi ".
In America questo è uno dei problemi più grandi, perché si vende e si compra
l'audiens dai pubblicitari e questo aumenta il commercialismo, il consumismo.
Che cosa provoca tutto ciò per la spiritualità e lo sviluppo umano del bambino,
del ragazzo? E' importante creare una connessione tra l'alfabetizzazione ai
media, l'educazione tradizionale e l'educazione ad essere cittadino in questi
nostri paesi in cui viviamo liberi e responsabili. Quindi è bene se riuscite a
coinvolgervi in questo settore di studio.
Ron Austin
Abbiamo ancora due amici, che ringrazio di essere venuti. Invito il Dottor Raffaele Piccardi a parlare della sua iniziativa. Il dottor Piccardi è presidente della Fondazione Osservatorio Bambini e media.
Raffaele Picardi
Sento una profonda adesione ai principi e ai valori che sono stati esposti in
queste giornate. Mi ha molto colpito l'intreccio e la corrispondenza espressa
in modo così efficace fra una eccellente professionalità e una qualità umana
che non è da meno.
In questo contesto io rappresento un segmento particolare. Hanno parlato
soprattutto, come è ovvio, i produttori e i realizzatori. Io sto dalla parte
dei consumatori e in particolari di una parte particolare dei consumatori che
sono i bambini. Io sono presidente di una fondazione che si chiama Fondazione
Osservatorio Bambini e Media, che opera affinché la vostra offerta di qualità
dei Media si possa incontrare con una domanda di qualità.
Questo è uno dei problemi che dobbiamo affrontare. Nel mercato molto spesso la
vostra offerta incontra difficoltà, perché non è sostenuta, non è richiesta da
una domanda di qualità, che noi invece vorremmo contribuire a formare e a
diffondere. Noi ci dedichiamo alla formazione, iniziando da studenti più
piccoli di quelli di cui si è parlato prima. L'ultima relatrice affermava che
l'educazione non finisce all'università. E' molto vero! Da parte nostra noi
diciamo che l'educazione comincia dai primissimi anni di vita. Quindi noi
cerchiamo di agire sui soggetti più piccoli. Anche perché la loro è la generazione
delle rivoluzioni digitali. Sono loro che cambieranno il mondo, e che potranno
realizzare quelle idealità e quelle speranze che voi e tutti noi coltiviamo nel
cuore. Che sapranno padroneggiare bene la tecnologia e alla luce dell'unità e
dei valori del dialogo, del confronto e della libertà di cui sono naturalmente
portatori, potranno incidere nella cultura e nella mentalità con più efficacia
di quella della nostra generazione. Da questo punto di vista mi sembra
particolarmente significativo che questa giornata si avvii alla conclusione con
l' intervento di bambini di una scuola di Napoli, che hanno realizzato uno spot
con le immagini di bambini " speciali ", meno fortunati dei loro compagni, che
giocano a calcio.
Ron Austin
Grazie di questo intervento, che ci ha portato dalla parte di chi riceve la nostra comunicazione, dalla parte, poi, dei più deboli e dei più indifesi.
L'ultimo oratore è appropriato perché noi a Hollywood lo chiamiamo l'uomo del futuro, Jonathan Bock. Ha un ruolo pionieristico nel promuovere i prodotti che si ispirano a valori spirituali. Abbiamo infatti parlato di come insegnare, di come produrre, di come creare, ma è importante che ci siano persone come Jonathan Bock che ci aiutano a far conoscere nostri film, così che riusciamo a venderli.
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